Descrizione
La Starna è un piccolo uccello appartenente all’ordine dei galliformi. Lunga appena 30 centimetri, il suo corpo paffuto presenta una coda piccola e corte ali arrotondate. Elusiva e timida come il congenere Pernice rossa, in inverno ama riunirsi con altri simili, con cui forma folti gruppi, mentre nel resto dell’anno mostra abitudini più solitarie.
A distinguerla dagli altri “rappresentanti” della famiglia dei Fasianidi sono la piccola taglia e i colori: zampe grigie, capo e gola color mattone, becco bianco-azzurrino, fianchi leggermente striati con barrature longitudinali sono caratteristiche peculiari della specie. Il maschio, inoltre, presenta spesso una macchia a forma di “U” color cioccolato sullo stomaco. La Starna vede sottospecie nominali distribuite in gran parte dell’Europa. In Italia, la sottospecie Perdix perdix italica occupava un tempo vaste porzioni di territorio, dalle valli alpine alla Calabria.
Alla Pernice rossa la accomuna anche il fatto di essere una specie terricola. In quanto tale, si muove all’interno di aree con vegetazione erbacea prativa non troppo alta e fiancheggiata da siepi, margini boschivi, folte macchie di arbusti che possano offrire riparo e luogo adatto di nidificazione. Non disdegna, soprattutto a scopo alimentare, neppure terreni privi di vegetazione; evita tuttavia aree totalmente desertiche, rocciose o con dirupi; così come gira alla larga da paludi, coste marine, margini lacustri e foreste. Si muove sul terreno con una tipica andatura raccolta, accovacciandosi rapidamente al suolo in caso avverta motivo di pericolo. Solo se incalzata da vicino e ormai priva di vie di fuga si alza in volo; nonostante torni a posarsi a terra molto presto.
La Starna frequenta habitat piuttosto diversificati, che spaziano tra colline e pianure. È abitante usuale delle distese coltivate, delle zone agricole utilizzate in modo tradizionale, della vegetazione erbacea incolta e ricca di cespugli. Solitamente, gli individui si concentrano a medie altitudini, tra i 600 e gli 800 metri. Tuttavia, possono spostarsi a quote inferiori quando la densità delle coppie diviene eccessiva, o all’arrivo dei primi freddi. In Italia, la Starna è diffusa quasi esclusivamente nelle zone collinari. Negli altri Paesi, occupa anche pianure coltivate ove però necessita di adeguate zone a macchia, cespugli o boschi in cui ripararsi in caso di pericolo. Complessivamente, gli ambienti frequentati dalla specie sono accomunati dall’abbondante presenza di colture di cereali, dalla scarsa copertura arborea e da un’altitudine massima di 600 metri.
Tra aprile e maggio avviene la nidificazione. Il nido è costruito al margine di boschi o campi coltivati, in una buca scavata nel terreno, messa al riparo da cespugli e ben foderata da erba secca. Dopo circa 25 giorni di cova, vengono deposte dalle 10 alle 20 uova, di colore bruno-grigiastro. I pulcini saranno poi accuditi da entrambi i genitori. La Starna è una specie tipicamente granivora, e si nutre prevalentemente di cereali, semi di erbe, grani, frutti di arbusti selvatici e germogli. Raramente cede a qualche insetto.
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