Gazza

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Descrizione

Le gazze raggiungono circa 45 centimetri di lunghezza, per un’apertura alare di 50-60 centimetri e un peso che può raggiungere anche i 250 grammi. La livrea tipica si presenta bianca e nera, con riflessi che possono variare, a seconda della luce, dal grigio al verde metallico, senza particolari distinzioni tra i sessi.
La specie è diffusa in tutta Europa, Africa settentrionale, Asia minore e centrale, fino al Pacifico, Indocina, Arabia. È presente anche in Nord America, mentre manca in alcune isole del Mediterraneo. In Italia è prevalentemente stanziale e la si ritrova un po’ lungo tutta la Penisola, mentre vuoti di areale significativi si registrano su Alpi e Appennini e nell’alta Pianura Padana. È anche assente dalla gran parte del territorio sardo, dove la specie è stata introdotta recentemente.
La Gazza si nutre tipicamente di frutti, ragni, insetti, carogne, ma anche di uova e nidiacei di altri uccelli. In Italia, mostra una chiara preferenza per le zone planiziali, ove si riscontrano le densità più elevate. Nella bioregione continentale, predilige le aree caratterizzate da bassa copertura arborea e formazioni arbustive annesse; nella bioregione mediterranea peninsulare si registra invece un legame diretto con i mosaici di colture agrarie, la vegetazione naturale e gli uliveti, mentre in Sicilia si osserva una spiccata preferenza per i boschi permanenti. È presente anche nelle città, ove tende a occupare le periferie o le aree suburbane.
Il nido è formato da due parti: la coppa, costituita da un intreccio di ramoscelli tenuti insieme da fango e rivestita internamente con uno strato di sottili fili d’erba; la copertura, costituita solo da ramoscelli intrecciati. I ramoscelli che circondano la coppa hanno lo scopo di ancorare la struttura ai rami della pianta che ospita il nido; questi vengono posati in stretta collaborazione tra i due sessi: uno dei partner tiene in posizione il ramoscello da sistemare e l’altro provvede poi ad intrecciarlo con gli altri ramoscelli e con i rami dell’albero che fanno da supporto al nido. Le coppie depongono in media dalle 4 alle 8 uova. I genitori si prendono cura per 22-24 giorni dei pulcini, che dopo questo periodo sono in grado di spiccare il volo autonomamente.

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