Frullino

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Descrizione

Lungo circa 20 centimetri, ha dimensioni inferiori a quelle del Beccaccino, becco più breve e carnicino con apice scuro, un diverso disegno del vertice, coda non a ventaglio. Il piumaggio è brunastro con riflessi verdastri nelle parti superiori, striato nelle inferiori e con ventre biancastro. L’habitat naturale del Frullino è rappresentato da acquitrini, praterie allagate, risaie, laghi, stagni e fiumi. A differenza del Beccaccino non emette nessun verso quando si alza in volo e si mostra riluttante ad alzarsi. Ama muoversi sul terreno e si allontana dalla fitta vegetazione soltanto al crepuscolo per cercare cibo. Si nutre principalmente di insetti e delle loro larve. Conduce vita solitaria ed è monogamo.
La stagione riproduttiva inizia a giugno con voli nuziali durante i quali si porta ad un’altezza di circa 50 metri compiendo varie acrobazie, tra cui alcune particolari ondulazioni. Il nido viene predisposto in una depressione del terreno tappezzata di erba e muschio, dove la femmina depone 3-4 uova piuttosto grandi, che vengono incubate per circa 24 giorni esclusivamente da lei. Arriva a volte a due deposizioni l’anno.
È possibile osservarlo in acquitrini erbosi, prati allagati, risaie, marcite, rive paludose di laghi, fiumi, stagni, specchi d’acqua artificiali, piccole zone umide anche d’alta montagna, zone salmastre costiere. Specie migratrice, in Italia è di passo in settembre-ottobre e in marzo-aprile; localmente sosta anche per tutto il periodo invernale. Per quel che concerne gli inanellamenti, la percentuale maggiore di segnalazioni si riferisce alle fasi di migrazione autunnale e svernamento.
Le ricatture in Italia originano da inanellamento effettuati in Europa centro-settentrionale e in Scandinavia. La Germania è il Paese maggiormente rappresentato, seguito da Svezia e Repubblica Ceca. Le segnalazioni sono ampiamente distribuite in Italia, sia in aree costiere che interne continentali e peninsulari, ed in un’ampia fascia latitudinale, che va dal Piemonte settentrionale all’estrema Sicilia meridionale. Tra le ricattura prevalgono distanze coperte nell’ambito dei 500-1.000 chilometri, con pochi casi che superano i 2.000.

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