Gallo Cedrone

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Descrizione

Lungo quasi un metro e pesante fino a 5 kg, il Gallo cedrone è certamente il più grande Galliforme presente sulle nostre Alpi, probabilmente anche il più famoso, insieme alla candida Pernice bianca. I canti d’amore dei maschi iniziano a primavera, per protrarsi fino alla fine di maggio. Tendenzialmente poligami, i maschi danno il meglio di sé durante la stagione degli amori, anche se è la femmina la più “agguerrita” quando si tratta di difendere le uova dai predatori, mettendo in atto complicate tecniche di fuga – spesso la femmina si finge ferita – per creare un diversivo e allontanare così il predatore dal nido.
In Italia, il Gallo cedrone è presente esclusivamente su Alpi e Prealpi, dalla provincia di Como a quella di Udine, con densità inferiori nella porzione occidentale dell’areale. Oltre all’Italia, la sottospecie abita gran parte dell’Europa, fino alla Siberia nord-occidentale. Particolari sottospecie abitano i Carpazi e la Russia meridionale, mentre una sottospecie è presente anche sui Pirenei e nella Spagna nord occidentale.
Tendenzialmente sedentario, il Gallo cedrone prepara il sito in cui costruire il nido con diversi mesi di anticipo. Già sul finire dell’inverno, quando la neve occupa ancora gran parte dei terreni, i maschi scelgono con cura i siti in cui nidificare, conquistando il territorio ideale – di solito piccole radure o praterie – in cui andare a eseguire la “danza amorosa” di primavera. Inconfondibile nel piumaggio, il maschio si presenta grigio scuro, con abbondanza di sfumature bruno-rossastre sul dorso, mentre la coda è punteggiata da rade macchie bianche. Difficile non notare l’occhio arcigno, su cui campeggia un sopracciglio rosso fuoco.
Il Gallo cedrone trascorre la maggior parte del proprio tempo a terra, alla ricerca di bacche – durante gli inverni più rigidi può ingoiare e digerire anche aghi di Abete e Pino, un fatto sorprendente che gli consente di sopravvivere anche in aree particolarmente inospitali – mentre per l’allevamento dei giovani sono necessari anche alimenti più “sostanziosi” quali insetti e altri piccoli invertebrati.

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