Canapiglia

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Descrizione

Specie acquatica di medie dimensioni, la Canapiglia ha un areale di diffusione che va dall’Europa centrale e meridionale all’Asia centrale, sino agli stati centro-occidentali del Nord America. Habitat prediletto, le acque tranquille – dolci o salmastre – di laghi, stagni, fiumi e lagune, dove trova riparo nella vegetazione emergente o sulle sponde, mentre molto di rado è stata avvistata in mare.
Anatra di superficie talvolta osservata in associazione con Anas penelope (Fischione), la Canapiglia è una specie gregaria, che vive in genere in piccoli gruppi, in Italia concentrati per lo più nelle zone acquitrinose dell’alto Adriatico, nelle regioni centrali e in Sardegna, aree in cui si concentra il grosso della popolazione svernante proveniente dall’Europa centrale, in special modo dalla Germania e dalla Repubblica Ceca. Nonostante sia considerata in pericolo d’estinzione, in Italia la Canapiglia è cacciabile.
Principale elemento distintivo tra i sessi è dato dal becco – grigio scuro nei maschi, chiaro e con bordo arancione nelle femmine – e dal piumaggio – più scuro nei maschi – mentre caratteristiche comuni sono lo specchio alare bianco, nero e bruno-rossiccio, il ventre bianco, la coda arrotondata e le zampe giallo-arancio.
Più marcate le differenze nel periodo riproduttivo, quando la testa del maschio si fa grigio chiaro, così come il petto, che diviene screziato, mentre i fianchi si ricoprono di un piumaggio vermicolato e il sottocoda è nero. Lunga intorno ai 50 cm, con un’apertura alare di poco inferiore al metro che le consente un volo rapido e un po’ a scatti, la Canapiglia ha un peso medio di circa 800 grammi, anche se può variare da poco meno di 500 a oltre 1.300.
I vegetali costituiscono la parte preponderante dell’alimentazione della Canapiglia, anche se nel suo “menù” non mancano insetti, molluschi, anfibi e piccoli pesci. Come le altre anatre di superficie, immerge soltanto il capo per cibarsi, muovendosi soprattutto nelle ore notturne e raccogliendo preferibilmente a pelo d’acqua la vegetazione strappata dai fondali da altre specie.
Come le altre anatidi, la Canapiglia è monogama. Le coppie si formano nel corso della migrazione e restano unite fino alla deposizione delle uova, che avviene tra aprile e giugno. È la femmina a costruire il nido, scegliendo di preferenza aree con arbusti, vegetazione fitta e giunchi a non più di 20 metri dall’acqua. Vengono deposte dalle 8 alle 12 uova, che la femmina cova per circa 4 settimane. E sempre la femmina si occupa di accudire i pulcini, che lasciano presto il nido ma diventano indipendenti dopo circa 7 settimane.

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