Beccaccia

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Descrizione

Il continente europeo ospita, a livello complessivo, quasi i tre quarti della popolazione continentale della specie, presente tuttavia, alle nostre latitudini, quasi esclusivamente come migratrice e svernante regolare. Particolarmente vasto, l’areale di nidificazione solo eccezionalmente comprende infatti le Alpi e gli Appennini. Oltre al Mediterraneo, la Beccaccia predilige, come quartieri di svernamento, l’Europa occidentale e il Medio Oriente, solo raramente l’Africa settentrionale.
La Beccaccia misura fino a 34 centimetri di lunghezza, per 300 grammi di peso. Ha una colorazione mimetica, marrone variamente barrato di nero e bianco giallastro. Il maschio è meno massiccio e presenta colori lievemente più accesi della femmina. Il becco è lungo dai 6 agli 8 centimetri, robusto e arrotondato all’estremità. Particolarità della specie, sono le cavità auricolari, situate non dietro agli occhi, ma sotto e un po’ avanzate rispetto ad essi. Grazie alla peculiare collocazione degli occhi, molto arretrati rispetto alla testa rotonda, la Beccaccia può contare su un campo visivo di quasi 360 gradi, caratteristica che va di pari passo con un udito particolarmente sviluppato.
Di giorno, la Beccaccia non esce mai allo scoperto: solo al crepuscolo entra in azione, cominciando a frugare tra le foglie alla ricerca di cibo. In Italia si trova durante tutta la stagione fredda, tra ottobre e marzo, nelle aree boschive. Proprio il sottobosco rappresenta la principale fonte di sostentamento per questa specie, che cattura vermi e larve, grazie al lungo e robusto becco, direttamente al suolo.
Di solito, la specie nidifica nei boschi silenziosi e solitari, specialmente nelle radure cosparse di cespugli isolati, scavando nel terreno una piccola conca che riveste con pochi steli secchi e muschio. Il nido viene realizzato per terra in depressioni del terreno e imbottito con foglie secche, rametti, fili d’erba. La femmina depone in media 4 uova, che cova per circa tre settimane. Solo dopo la schiusa anche il maschio si prenderà cura dei pulcini.
L’inanellamento della Beccaccia richiede tecniche del tutto particolari: l’unico progetto italiano in questo senso si è svolto nella Tenuta Presidenziale di Castelporziano, a Roma. Vasta risulta l’area di origine degli uccelli inanellati segnalati in Italia, abbracciando la massima parte dell’Europa ed estendendosi, a est, fino a raggiungere il massimo di segnalazioni relative a soggetti marcati in Russia e in Finlandia. Le distanze percorse variano ampiamente, con una concentrazione di casi compresi tra i 2.000-2.500 km e massimi superiori ai 3.000 km. La distribuzione delle ricatture italiane all’estero comprende da un lato la Francia mediterranea, dall’altro sia aree Balcaniche che baltiche e della Russia centrale.

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